Complicità creative
29.11 / 21.12.2007
Spazio Nibe, Milano

Maria Agozzino: colori mediterranei
Riccardo Biavati: poesia del grès
Laboratorio d’Arte: gioielli e fotografie d’autore
Paola Paronetto: pezzi unici in porcellana
Gabriella Sacchi: storie sulla parete

Maria Agozzino è una grafic-designer che usa l’argilla e gli smalti per raccontare storie e colori della sua terra d’origine, la Sicilia. Nelle sue opere si coniugano felicemente tradizione e modernità: antichi miti e leggende popolari rivivono sotto forma di vasi, ciotole e sculture. L’artista, francese di formazione e milanese d’adozione, ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero.

Riccardo Biavati è il poeta della ceramica per antonomasia. In ogni sua opera la grazia formale, la sapienza tecnica e la fertile fantasia si compenetrano per dare vita a racconti favolistici da toccare, da vedere, da tenere con sè. “La signora delle nebbie”, “Pescatori di grano”, “La casa del vento e degli uccelli”:… sono alcuni dei titoli delle sue opere che testimoniano la poetica dello scultore/ceramista. Ferrara, sua città natale, gli ha dedicato diverse personali e sue opere sono presenti in numerose collezioni private e museali.

Laboratorio d’Arte situato a Buccinasco, alle porte di Milano, è il luogo di lavoro e di incontro di un gruppo di giovani artisti che da alcuni anni progettano e realizzano, con nuovi linguaggi, oggetti d’arte, unendo esperienza e creatività. L’oro, l’argento e altri materiali vengono scelti come materia prima per scolpire anelli, bracciali, pendenti. Con l’argilla, invece, vengono creati oggetti, che diventano soggetti, da indagare attraverso l’obiettivo della macchina fotografica.

Paola Paronetto è un’artista friulana. La sua formazione è avvenuta a Deruta, Faenza e Vicenza, luoghi di forte tradizione ceramica. Poi ha proseguito autonomamente la sua ricerca esplorando le molteplici possibilità creative offerte dalla materia ceramica, realizzando oggetti in raku, terra sigillata e porcellana. Le sue porcellane, in mostra in questa occasione, grazie all’armonia delle forme e alla raffinatezza dei colori, testimoniano la sintesi perfetta tra arte, design e artigianato.

Gabriella Sacchi artista milanese che si serve della materia argilla per dialogare. Nelle ultime sculture da parete forma e contenuto si intersecano per raccontare di amori, di avventure, di viaggi, di ricordi. Il suo curriculum vanta diversi riconoscimenti e premi in concorsi nazionali ed internazionali; così come numerose sono le mostre, personali e collettive, che riportano il suo nome.Complicità creative
29.11 / 21.12.2007
Spazio Nibe, Milano

Maria Agozzino: colori mediterranei
Riccardo Biavati: poesia del grès
Laboratorio d’Arte: gioielli e fotografie d’autore
Paola Paronetto: pezzi unici in porcellana
Gabriella Sacchi: storie sulla parete

Maria Agozzino è una grafic-designer che usa l’argilla e gli smalti per raccontare storie e colori della sua terra d’origine, la Sicilia. Nelle sue opere si coniugano felicemente tradizione e modernità: antichi miti e leggende popolari rivivono sotto forma di vasi, ciotole e sculture. L’artista, francese di formazione e milanese d’adozione, ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero.

Riccardo Biavati è il poeta della ceramica per antonomasia. In ogni sua opera la grazia formale, la sapienza tecnica e la fertile fantasia si compenetrano per dare vita a racconti favolistici da toccare, da vedere, da tenere con sè. “La signora delle nebbie”, “Pescatori di grano”, “La casa del vento e degli uccelli”:… sono alcuni dei titoli delle sue opere che testimoniano la poetica dello scultore/ceramista. Ferrara, sua città natale, gli ha dedicato diverse personali e sue opere sono presenti in numerose collezioni private e museali.

Laboratorio d’Arte situato a Buccinasco, alle porte di Milano, è il luogo di lavoro e di incontro di un gruppo di giovani artisti che da alcuni anni progettano e realizzano, con nuovi linguaggi, oggetti d’arte, unendo esperienza e creatività. L’oro, l’argento e altri materiali vengono scelti come materia prima per scolpire anelli, bracciali, pendenti. Con l’argilla, invece, vengono creati oggetti, che diventano soggetti, da indagare attraverso l’obiettivo della macchina fotografica.

Paola Paronetto è un’artista friulana. La sua formazione è avvenuta a Deruta, Faenza e Vicenza, luoghi di forte tradizione ceramica. Poi ha proseguito autonomamente la sua ricerca esplorando le molteplici possibilità creative offerte dalla materia ceramica, realizzando oggetti in raku, terra sigillata e porcellana. Le sue porcellane, in mostra in questa occasione, grazie all’armonia delle forme e alla raffinatezza dei colori, testimoniano la sintesi perfetta tra arte, design e artigianato.

Gabriella Sacchi artista milanese che si serve della materia argilla per dialogare. Nelle ultime sculture da parete forma e contenuto si intersecano per raccontare di amori, di avventure, di viaggi, di ricordi. Il suo curriculum vanta diversi riconoscimenti e premi in concorsi nazionali ed internazionali; così come numerose sono le mostre, personali e collettive, che riportano il suo nome.

TERRE RITROVATE
sculture ceramiche di Riccardo Biavati e Adriano Leverone
8.12.06 / 7.1.07
La Meridiana – Centro Internazionale per l’Arte Ceramica, Certaldo (Fi)
www.lameridiana.fi.it

La manifestazione, oltre all’esposizione visite guidate delle opere in ceramica dei due autori, prevede cene, dimostrazioni di cottura raku, del grès e della porcellana e un’inconsueta maratona di tornitura.

TERRE RITROVATE
sculture ceramiche di Riccardo Biavati e Adriano Leverone
8.12.06 / 7.1.07
La Meridiana – Centro Internazionale per l’Arte Ceramica, Certaldo (Fi)
www.lameridiana.fi.it

La manifestazione, oltre all’esposizione visite guidate delle opere in ceramica dei due autori, prevede cene, dimostrazioni di cottura raku, del grès e della porcellana e un’inconsueta maratona di tornitura.

VASI ABITATI
26.11.05 / 11.11.05
Quadreria Blarasin, Macerata

Con il patrocinio del Comune, la Quadreria Blarasin presenta per la prima volta a Macerata la mostra dal titolo “Vasi Abitati” di Riccardo Biavati, dedicata alle sculture in ceramica e agli acquerelli. Una mostra dell’artista ferrarese e della Bottega delle Stelle diretta da Antonella Manfredini.

L’inaugurazione della mostra è prevista per il 26 novembre alle ore 17,30.
Parteciperanno il maestro Riccardo Biavati e Antonella Manfredini titolare della Bottega delle stelle, il sindaco Giorgio Meschini e l’assessore alla cultura, sport Massimiliano Bianchini.
Ai presenti verrà offerto il catalogo a colori a cura di Riccardo Biavati e Antonello Stegani, con testi di Maria Grazia Morganti.VASI ABITATI
26.11.05 / 11.11.05
Quadreria Blarasin, Macerata

Con il patrocinio del Comune, la Quadreria Blarasin presenta per la prima volta a Macerata la mostra dal titolo “Vasi Abitati” di Riccardo Biavati, dedicata alle sculture in ceramica e agli acquerelli. Una mostra dell’artista ferrarese e della Bottega delle Stelle diretta da Antonella Manfredini.

L’inaugurazione della mostra è prevista per il 26 novembre alle ore 17,30.
Parteciperanno il maestro Riccardo Biavati e Antonella Manfredini titolare della Bottega delle stelle, il sindaco Giorgio Meschini e l’assessore alla cultura, sport Massimiliano Bianchini.
Ai presenti verrà offerto il catalogo a colori a cura di Riccardo Biavati e Antonello Stegani, con testi di Maria Grazia Morganti.

Lucerne Luci Lucignoli
Ceramiche e disegni di Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle
27.10.01 / 10.1.02
Fondazione Lungarotti, Torgiano (Perugia)

In un continuum con la raccolta di lucerne presenti in un settore del Museo dell’Olivo e dell’Olio, la trasposizione in età contemporanea del tema L’olio come fonte di illuminazione, richiesta a Biavati dalla Fondazione Lungarotti, diviene per l’artista affabulatore occasione di continue, surreali metafore.
La più remota delle ‘arti del fuoco’, largamente presente nelle raccolte del Museo del Vino e del Museo dell’Olivo e dell’Olio, ripropone l’antico uso della terra come portatrice di luce nella chiave tra metafora poetica ed ironia giocosa propria del Biavati.
La titolazione è rivelatrice dell’onnipresente onirico: le Sirene di Mare e Terra, Paesi-lucerna, Volti che si parlano, Donne-case che si illuminano, Civette che rimandano ad Athena ed al mitico dono dell’olivo, sono solo alcuni degli esempi dei nomi dei ‘sortilegi ceramici’ qui presenti. Nomi evocativi di alchimie ferraresi che prendono di nuovo vita, grafica e plastica, nello spazio amico e complice del suo studio racchiuso nel tessuto in cotto e pietra del reticolato della Ferrara estense.
Ulteriore richiesta di allusione ai temi presenti nel Museo ha portato Biavati alla creazione di altre ceramiche lunari che richiamano all’olio nella alimentazione e nella cosmesi e all’olio come fonte di calore.

La mostra avrà  luogo negli spazi espositivi antistanti il Museo dell’Olivo e dell’Olio.

Alla inaugurazione verrà presentato il catalogo, curato dalla Fondazione Lungarotti con un testo di Edoardo Alamaro.Lucerne Luci Lucignoli
Ceramiche e disegni di Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle
27.10.01 / 10.1.02
Fondazione Lungarotti, Torgiano (Perugia)

In un continuum con la raccolta di lucerne presenti in un settore del Museo dell’Olivo e dell’Olio, la trasposizione in età contemporanea del tema L’olio come fonte di illuminazione, richiesta a Biavati dalla Fondazione Lungarotti, diviene per l’artista affabulatore occasione di continue, surreali metafore.
La più remota delle ‘arti del fuoco’, largamente presente nelle raccolte del Museo del Vino e del Museo dell’Olivo e dell’Olio, ripropone l’antico uso della terra come portatrice di luce nella chiave tra metafora poetica ed ironia giocosa propria del Biavati.
La titolazione è rivelatrice dell’onnipresente onirico: le Sirene di Mare e Terra, Paesi-lucerna, Volti che si parlano, Donne-case che si illuminano, Civette che rimandano ad Athena ed al mitico dono dell’olivo, sono solo alcuni degli esempi dei nomi dei ‘sortilegi ceramici’ qui presenti. Nomi evocativi di alchimie ferraresi che prendono di nuovo vita, grafica e plastica, nello spazio amico e complice del suo studio racchiuso nel tessuto in cotto e pietra del reticolato della Ferrara estense.
Ulteriore richiesta di allusione ai temi presenti nel Museo ha portato Biavati alla creazione di altre ceramiche lunari che richiamano all’olio nella alimentazione e nella cosmesi e all’olio come fonte di calore.

La mostra avrà  luogo negli spazi espositivi antistanti il Museo dell’Olivo e dell’Olio.

Alla inaugurazione verrà presentato il catalogo, curato dalla Fondazione Lungarotti con un testo di Edoardo Alamaro.